FIT 10 _T.V.T.B.

Cosa è vero e cosa è falso?

Il processo di narrazione e di lettura del reale e la sua modalità di essere raccontato trovano campo fertile all’interno delle pratiche e dei processi artistici. Il mondo della rappresentazione è anche il mondo della finzione ma quante altre discipline si trovano nella zona liminale fra queste due possibilità interpretative?


Il tema di FIT 2024, Tutte Verità Tutte Bugie, indaga questa relazione attraverso le tre sezioni del festival: lectio_incontri
ludus_laboratori
visio_performance

FIT 10 _T.V.T.B.

Cosa è vero e cosa è falso?

Il processo di narrazione e di lettura del reale e la sua modalità di essere raccontato trovano campo fertile all’interno delle pratiche e dei processi artistici. Il mondo della rappresentazione è anche il mondo della finzione ma quante altre discipline si trovano nella zona liminale fra queste due possibilità interpretative?


Il tema di FIT 2024, Tutte Verità Tutte Bugie, indaga questa relazione attraverso le tre sezioni del festival: lectio_incontri
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15.00 | ludus > La voce come strumento espressivo, politico e di lotta.

Pratica di spoken word a cura di Angela Antonini
Giardino dell’Orticoltura, via Vittorio Emanuele II, 4


Una ricerca sul valore e sul peso della propria voce.La poesia orale può essere uno strumento di lotta.La poesia orale deve essere uno strumento di lotta, attraverso l’amplificazione della propria voce, intesa come ampiezza e potenza, come strumento espressivo, politico, di ricerca, di lotta.Durante i due incontri parleremo di alcuni brani delle poetesse Anne Sexton, Patti Smith e Kae Tempest tentando di sperimentare, attraverso la pratica della spoken word poetry, il rapporto tra poesia e musica, poesia come musica. Si potrà anche solo ascoltare, discuterne insieme oppure provare a cercare una via personale, confidenziale con la materia poetica.


Angela Antonini attrice, performer ed educatrice, si diploma nel 1999 presso la Scuola di Teatro Laboratorio Nove e nel 2001 si qualifica come ‘esperta di nuovi linguaggi della scena contemporanea’ ottenendo una borsa di studio all’Università Multimediale di Siena. Qui studia con Maso-lino D’Amico, Gioia Costa, Keir Douglas Elam, Stanislav Nordey, Martin Crimp, Barbara Nativi, Stanislas Norday, Jens Hillje condirettore e capo dramaturg al Gorki Theater di Berlino. Ha realizzato progetti poliedrici tra cui spettacoli, performance, riscritture, installazioni multidiscipli-nari, conferenze-spettacolo, site-specific collaborando con numerosi artiste-i, musiciste-i, filosofe-i. Dal 2006 fa parte del gruppo LGSAS di Claudio Morganti e Rita Frongia e dal 2022 è parte della Compagnia47 (ex Esecutivi per lo Spettacolo). Numerose le collaborazioni con Drama Teatro di Modena, FOSCA, Avamposti Festival, Teatro delle Donne, Festival della Scienza, Festival Contemporanea di Prato, Armunia Fe-stival, Teatro Patalò e Teatro Rebis, Festival Fuori Luogo, Scarti ETS. Lavora come educatrice al Teatro Metastasio all’interno del progetto formativo METAFORMA con cui ha realizzato lo spettacolo CAOS con quindici adolescenti.


prenotazioni: prenotazioni@fosca.eu

 


18.30 | visio > T.C.A. Anche gli occhi hanno orecchie

Lettura pubblica con Filippa Tolaro e testi di Elisa Biagini
Careggi


Lettura pubblica di testi poetici itinerante in vari luoghi del quartiere 5 di Firenze.


Filippa Tolaro nasce il 2 febbraio 1966 a Pietraperzia in provincia di Enna ma vive e cresce a Milano dall’età di quattro anni. Gravemente ipovedente dalla nascita è attualmente non vedente. Ha lavorato come analista programmatrice all’Ospedale San Raffaele di Milano. Alla tenera età di quarantatrè anni decide di cambiare professione, passa il test di ammissione e viene ammessa alla facoltà di fisioterapia dell’Università di Firenze. Mentra studia lavora presso la mostra Dialogo “nel buio” a Milano. A Firenze incontra Caterina Poggesi che le fa nascere la pas-sione per il teatro contemporaneo e la danza, grazie a questo incontro collabora con Virgilio Sieni con cui inizia la sua esperienza nella danza contemporanea. Successivamente lavora con Fosca e Caterina Poggesi alla realizzazione di due radiodrammi insieme ad altre due attrici non professioniste non vedenti, Tenue e Ad Unghia ad Unghia. Oltre alla passione per il teatro Filippa coltiva l’interesse per musica e canto, scacchi, viaggi e blind tennis.


19.00 | lectio > Immaginari Terzi.

Incontro con Sandra Favilli e Criticity, modera Silvia Baracani
Giardino Don Renzo Forconi, via Dazzi, 1 / via della quiete


Cos’è terzo fra degrado e decoro? Fra bello e brutto? Fra città e campagna? Forse nel terzo ci sono le domande giuste per trovare delle nuove risposte.


Sandra Favilli nasce il 22/07/1971 a Firenze, trascorre i primi dieci anni della sua vita a Vingone, una piccola frazione di Scandicci dove si respira la recente ascesa della cultura degli anni 70’. Si diploma tecnico della grafica e della pubblicità all’Istituto professionale Lucrezia Tornabuoni nel 1992, e nel 2019 consegue il diploma presso il Liceo Artistico Leon Battista Alberti di Firenze. Lo stesso anno si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Firenze seguendo il corso di Decorazione. Sviluppa un perso-nale rapporto con il tempo che le permette di fare scelte anacronistiche, mettendo l’attenzione sulle proprie contraddizioni e la negazione degli schemi esistenti, materiale concettuale che alimenta la propria ricerca artistica sulla incompatibilità dei materiali, la terza materia e il residuo.
Criticity è un collettivo nato a Firenze nel 2020. Il collettivo è composto da progettisti, ricercatori, designer e artisti che partendo dalla critica al reale vogliono valorizzare e alimentare quelle pratiche virtuose di intervento urbano che, attraverso forme in conflitto con le logiche dominanti, affermano e rivendicano potenzialità di una convivenza sociale e di una progettazione urbana diversa, radicale, possibile. Il collettivo opera in questa direzione attraverso programmi di ricerca e divulgazione, progetti artistici e interventi nello spazio pubblico e attraverso il coordinamento e il supporto di attività di progettazione urbana collaborativa. Criticity collabora con artisti, promotori culturali, associazioni del terzo settore, Università, centri di ricerca e spazi sociali.
Silvia Baracani è laureata in Architettura a Firenze con una tesi in Socio-logia Urbana, appassionata di filosofia e fantascienza. Architetta d’interni che si occupa di Architettura Olistica e Ambient Therapy.


20.00 | visio > Residuale #2.

Presentazione del progetto di arte pubblica a cura di Sandra Favilli in collaborazione con Ass. Cohabitat e i Semi d’acqua
Ass. Cohabitat, via Pietro Dazzi, 3


Come il genere umano può sentirsi partecipe di un luogo nel quale non agisce la propria volontà. È una porzione di terra dove l’essere umano non agisce in nessun modo. Confina con una strada di scarsa percorrenza, due orti, una distesa di erba e una grande casa colonica abitata da 20 persone.
Non ha recinzioni, la vegetazione cresce indisturbata così come gli esseri viventi animali che lo abitano. Un residuale che ele-gantemente dialoga con ciò che lo circonda.


Sandra Favilli nasce il 22/07/1971 a Firenze, trascorre i primi dieci anni della sua vita a Vingone, una piccola frazione di Scandicci dove si respira la recente ascesa della cultura degli anni 70’. Si diploma tecnico della grafica e della pubblicità all’Istituto professionale Lucrezia Tornabuoni nel 1992, e nel 2019 consegue il diploma presso il Liceo Artistico Leon Battista Alberti di Firenze. Lo stesso anno si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Firenze seguendo il corso di Decorazione. Sviluppa un perso-nale rapporto con il tempo che le permette di fare scelte anacronistiche, mettendo l’attenzione sulle proprie contraddizioni e la negazione degli schemi esistenti, materiale concettuale che alimenta la propria ricerca artistica sulla incompatibilità dei materiali, la terza materia e il residuo.
Criticity è un collettivo nato a Firenze nel 2020. Il collettivo è composto da progettisti, ricercatori, designer e artisti che partendo dalla critica al reale vogliono valorizzare e alimentare quelle pratiche virtuose di intervento urbano che, attraverso forme in conflitto con le logiche dominanti, affermano e rivendicano potenzialità di una convivenza sociale e di una progettazione urbana diversa, radicale, possibile. Il collettivo opera in questa direzione attraverso programmi di ricerca e divulgazione, progetti artistici e interventi nello spazio pubblico e attraverso il coordinamento e il supporto di attività di progettazione urbana collaborativa. Criticity collabora con artisti, promotori culturali, associazioni del terzo settore, Università, centri di ricerca e spazi sociali.
Silvia Baracani è laureata in Architettura a Firenze con una tesi in Socio-logia Urbana, appassionata di filosofia e fantascienza. Architetta d’interni che si occupa di Architettura Olistica e Ambient Therapy.


20.30 | visio > Out of my shoes.

Live set WJM + Ricci, a seguire dj set a cura di WJM
Ass. Cohabitat, Via Pietro Dazzi, 3


 

Roberta WJM Andreucci. Percussionista, produttrice e dj sperimentale, speaker e dj per radio libere con ventennale attività di organizzazione e promozione di festivals ed incontri di musica sotterranea e improvvistata. Dedita al plagiarismo, al taglio e mixing di fonti sonore ambientali e musicali. Coltiva da sempre un interesse nell’utilizzo delle voci e del metalinguismo vocale ma più spesso focalizza la sua personale pratica del ‘tagliaffetta’ (e djing) su patterns ritmici ricavati anche dall’uso ‘im-proprio’ della consolle (cdjs, cd player, md, mic e mixer). Trasforma il suo set di percussioni non allineate in un’ibrido tra una consolle da dj, una radiofonica, una stazione microfonica per esperimenti elettroacu-stici e un banco da macellaio mnemonico.Fondatore e attuale membro di Jealousy Party, Semerssuaq, The Secretaries e Sistemi Audiofobici Burp. E’ alla direzione dell’etichetta Burp Publications.
Edoardo Ricci (sax alto, sopranino e cornetta). Nel 1974 ha Fondato insieme ad altri musicisti il Neem (nuove esperienze di eresia musicale). Ha suonato con Roberto Bellatalla, Guido mazzon, Gaetano liguori, Ric-cardo Lai, Antonello Salis, Riccardo Fassi, Daniele Cavallanti ed in duo con Stefano Bambini facendo da spalla per due concerti a Steve Lacy. Nel 1998 e nel 2006 ha uonato in trio con Eugenio Sanna e Roger Turner. Ha collaborato con Mat Pogo e Roberta Andreucci nel trio elettracustico jealousy party. Dal 2011 fa parte del collettivo musicale Blutwurst.

11.00 | lectio > Tessere Contesti

Presentazione del libro di Andrea Travagin, Racconti da Rogoredo, in dialogo con Sara Contanessi coordinatrice del progetto Outsiders Firenze di CAT
Giardino della Catena


Dialogo tra Andrea Travagin, che presenterà il suo libro Racconti da Rogoredo dove racconta storie di vita di consumatori attivi in una delle scen di consumo a cielo aperto più grandi di Italia (Milano). Quella zona di consumo ha avuto una composizione e delle peculiarità molto simili a zone presenti a Firenze. Il lavoro delle unità di strada della riduzione del danno, promosse da CAT Cooperativa Sociale, è ciò che permette di entrare in relazione e vicinanza con persone e realtà molto chiuse e complicate, riesce ad avvicinare e ad aprire il racconto e la narrazione, allontanando stigmi e stereotipi. Le storie personali viste da vicino hanno il potere di far stratificare la realtà e permettere di comprendere che nessuna forma di fenomeno sociale può essere chiuso da etichette.


Andrea Travagin nasce a Milano nel 1975, dopo il diploma e varie vicis-situdini, nel 1997 è entrato in contatto con il mondo del sociale e delle tossico dipendenze tramite il servizio civile. Nel 2000 si è iscritto alla scuola regionale per educatori professionali e nel 2003 si è diplomato. Dal 2004 lavora in strada all’interno di progetti di riduzione del danno in differenti contesti territoriali in varie città: Milano, Varese, Monza, Gallarate, Cerignano Laghetto, Rescaldina, Turbigo e dal 2013 svolge il suo ruolo a Rogoredo. Ha lavorato anche con persone con problemi di gioco d’azzardo patologico, con persone senza fissa dimora e con problemi di alcool e ha pubblicato alcuni contenuti su “Animazione Sociale” rivista di settore.
CAT è una Cooperativa Sociale costituitasi nel 1985 a Firenze con lo scopo di offrire opportunità lavorative, finalizzate al perseguimento dell’interesse generale della comunità, della promozione umana ed integrazione sociale dei cittadini, attraverso lo svolgimento di attività nel campo della prevenzione, dell’assistenza, del reinserimento sociale e lavorativo. www.coopcat.it
Sara Contanessi conosce Cat cooperativa sociale all’età di 20 anni e da li’ si appassiona della metodologia della riduzione dei rischi.Coordinatrice di vari progetti legati all’autoregolamentazione dei consumi nei contesti di outreach,oggi coordina il Progetto Outsider e Città indipendente per Cat ed e’ Vicepresidente della Rete Itardd rdd.


15.00 | ludus > La voce come strumento espressivo, politico e di lotta.

Pratica di spoken word a cura di Angela Antonini
Giardino dell’Orticoltura, via Vittorio Emanuele II, 4


Una ricerca sul valore e sul peso della propria voce.La poesia orale può essere uno strumento di lotta.La poesia orale deve essere uno strumento di lotta, attraverso l’amplificazione della propria voce, intesa come ampiezza e potenza, come strumento espressivo, politico, di ricerca, di lotta.Durante i due incontri parleremo di alcuni brani delle poetesse Anne Sexton, Patti Smith e Kae Tempest tentando di sperimentare, attraverso la pratica della spoken word poetry, il rapporto tra poesia e musica, poesia come musica. Si potrà anche solo ascoltare, discuterne insieme oppure provare a cercare una via personale, confidenziale con la materia poetica.


Angela Antonini attrice, performer ed educatrice, si diploma nel 1999 presso la Scuola di Teatro Laboratorio Nove e nel 2001 si qualifica come ‘esperta di nuovi linguaggi della scena contemporanea’ ottenendo una borsa di studio all’Università Multimediale di Siena. Qui studia con Maso-lino D’Amico, Gioia Costa, Keir Douglas Elam, Stanislav Nordey, Martin Crimp, Barbara Nativi, Stanislas Norday, Jens Hillje condirettore e capo dramaturg al Gorki Theater di Berlino. Ha realizzato progetti poliedrici tra cui spettacoli, performance, riscritture, installazioni multidiscipli-nari, conferenze-spettacolo, site-specific collaborando con numerosi artiste-i, musiciste-i, filosofe-i. Dal 2006 fa parte del gruppo LGSAS di Claudio Morganti e Rita Frongia e dal 2022 è parte della Compagnia47 (ex Esecutivi per lo Spettacolo). Numerose le collaborazioni con Drama Teatro di Modena, FOSCA, Avamposti Festival, Teatro delle Donne, Festival della Scienza, Festival Contemporanea di Prato, Armunia Fe-stival, Teatro Patalò e Teatro Rebis, Festival Fuori Luogo, Scarti ETS. Lavora come educatrice al Teatro Metastasio all’interno del progetto formativo METAFORMA con cui ha realizzato lo spettacolo CAOS con quindici adolescenti.


prenotazioni: prenotazioni@fosca.eu

 


18.30 | visio > T.C.A. Anche gli occhi hanno orecchie

Lettura pubblica con Filippa Tolaro e testi di Elisa Biagini
Piazza Giorgini


Lettura pubblica di testi poetici itinerante in vari luoghi del quartiere 5 di Firenze.


Filippa Tolaro nasce il 2 febbraio 1966 a Pietraperzia in provincia di Enna ma vive e cresce a Milano dall’età di quattro anni. Gravemente ipovedente dalla nascita è attualmente non vedente. Ha lavorato come analista programmatrice all’Ospedale San Raffaele di Milano. Alla tenera età di quarantatrè anni decide di cambiare professione, passa il test di ammissione e viene ammessa alla facoltà di fisioterapia dell’Università di Firenze. Mentra studia lavora presso la mostra Dialogo “nel buio” a Milano. A Firenze incontra Caterina Poggesi che le fa nascere la pas-sione per il teatro contemporaneo e la danza, grazie a questo incontro collabora con Virgilio Sieni con cui inizia la sua esperienza nella danza contemporanea. Successivamente lavora con Fosca e Caterina Poggesi alla realizzazione di due radiodrammi insieme ad altre due attrici non professioniste non vedenti, Tenue e Ad Unghia ad Unghia. Oltre alla passione per il teatro Filippa coltiva l’interesse per musica e canto, scacchi, viaggi e blind tennis.


19.00 | lectio > Non si muore mai

Incontro con Jacopo Jenna e Roberto Fassone
Almagreal, via Vittorio Emauele II, 207A


Un dialogo tra Jacopo Jenna e Roberto Fassone a partire da immagini da immaginare che danzano tra il passato e la natura, tra materiale e immateriale, incarnazione e disincarnazione, terreno ed ultraterreno, scena e fuori scena, Agnes Varda, specchi, doppi, coreografie della mente, tranelli e trabocchetti.


Jacopo Jenna è un coreografo, performer e filmaker. Il suo lavoro indaga la percezione del corpo in relazione al movimento, attraverso una ricerca che investe la danza, la coreografia e il video spaziando tra vari linguaggi e generando diversi contesti performativi.Ha presentato i suoi progetti presso festival ed istituzioni internazionali tra i quali Centrale Fies (Dro), La Democrazia del Corpo Cango (Firenze), Palazzo Strozzi (Firenze), Museo MAXXI (Roma), Fabbrica Europa (Firenze), Short Theatre (Roma), Danae Festival (Milano), Dansem (Marsiglia), Bipod Festival (Beirut), YPAM – Yokohama International Performing Arts Meeting, Palazzo Grassi Punta della Dogana (Venezia), Chantiers d’Europe – Théâtre de la Ville (Parigi), Do Disturb – Palais de Tokyo (Parigi), Mudam Contemporary Art Museum of Luxembourg, Tanzhaus nrw (Düsseldorf), Aerowaves Twenty22. Ha collaborato in Europa con compagnie stabili, progetti di ricerca coreografica e vari artisti tra cui Jacopo Miliani, Caterina Barbieri, Roberto Fassone, Ramona Caia, Bassam Abou Diab, Alberto Ricca Bienoise.
Roberto Fassone vive e lavora nelle metafore in cui viviamo. La sua ricerca riguarda l’informazione, l’ispirazione e l’immaginazione: le sue idee sono il risultato di una pratica spontanea, rituale e occulta. Negli ultimi anni ha esposto e performato il suo lavoro presso istituzioni italiane e internazionali, tra le quali: Maison de la Culture, (2023, Luxembourg); MAXXI L’Aquila (2022); Ars Electronica (2022, Linz, AU); Vision du Rèel (2022, Nyon, CH); 25th Gabrovo Biennial of Humor & Satire in Art (2022, Gabrovo, BG); Lo schermo dell’arte (2021, Firenze, IT); Istituto Italiano di Cultura (2021, Parigi, FR); Fanta-MLN (2019, Milano, IT); MAMbo (2018, Bologna, IT); Quadriennale di Roma (2016). La sua pratica è aperta alla collaborazione: negli anni ha ideato progetti con i Led Zeppelin, Carolina Cappelli, Giacomo Raffaelli, Riccardo Banfi, Mattia Pajè, Kasia Fudakowski, Jacopo Jenna, Friends Make Books. Ha fondato la casa editrice Roi de Coupe. Ha recentemente vinto il MAXXI Bulgari Prize for Digital Art. Mentre riscriveva questa biografia stava ascoltando Company Car di Snooper.

jacopoj.it
jamaicainroma.com


prenotazione consigliata: prenotazioni@fosca.eu

 


21.00 | visio > Il concerto ha l’oro in bocca

Concerto di Marco Parente
CdP Il Progresso, via Vittorio Emanuele II, 135


E quando mi ricapita l’occasione di salire sul palcoscenico in un momento in cui non ci stavo pensando? Un’occasione d’oro come il mattino, senza tentazioni dal passato o obblighi col fu-turo: sarà ogni volta un presente imprevisto, fuori dalla storia, sarà come salire sul palco, ogni volta per la prima volta. Solo così non avrò il tempo di mentire: “ L’artista non può rimane-re sordo al richiamo della verità poiché é unicamente questa che determina la sua volontà creatrice, che la organizza.” (A. Tarkovskij”). Venite Signore e Signori, Ragazze e Ragazzi! Non abbiate paura dell’improvviso… armato solo di belle intenzioni. In scena: Marco Parente (performer musicale) Lorenzo Maffucci (paesaggi e fantasmi sonori)


Marco Parente nasce il 28 Luglio 1969, lo stesso giorno di Duchamp. Comincia la sua carriera come batterista, prestando i suoi colpi tra gli altri ad Andrea Chimenti e i C.S.I.. Nel 1996 avvia il suo percorso da solista, sviluppatosi in un coraggioso viaggio lungo dischi che hanno segnato la storia dell’anti-cantautorato italiano: dall’esordio Eppur non basta – con la partecipazione di ospiti del calibro di Carmen Consoli, ristampato di recente in occasione del suo 20ennale – agli innovativi Testa, dì cuore (contenente un duetto con Cristina Donà) e Trasparente (prodotto da Manuel Agnelli degli Afterhours e impreziosito da un pezzo, Farfalla pensante, interpretato anche da Patty Pravo), dagli speculari Neve ridens alla La riproduzione dei fiori e non meno importante la preziosa suite ‘Suite Love’, fino ad arrivare all’esperimento ‘Disco Pub-blico’, spartiacque definitivo sulla modalità di pubblicazione e fruizione. Tra i molti apprezzamenti dai colleghi si becca quello di David Byrne che lo inserisce nella sua web radio. Molti i progetti paralleli: il disco dei Betti Barsantini con Alessandro Fiori fino alll’ultimissimo ‘Lettere al mondo’ con l’amico Paolo Benvegnù, due spettacoli teatrali (Il Diavo-laccio, Il rumore dei libri), parole in dialogo con il suono della poesia (anche al fianco di pesi massimi quali Ferlinghetti e Jodorowsky) quelle de ‘I Passi Della Cometa’ partitura/performance su Dino Campana, il ‘Disco metraggio’ American Buffet del suo alterego bambino dal nome Buly Pank.Il nuovo disco di inediti in studio LIFE è uscito il 23 ottobre 2020 per l’etichetta BlackCandy.Nel 2021 firma la colonna sonora del docufilm “La città di carta”.

17.30 | ludus > EDERA 

Laboratorio di danza per genitori e figli a cura di Fosca in collaborazione con Fika
Giardini Baden Powell, via Federico Stibbert, 31


Rassegna di danza e musica dal vivo per famiglie nei parchi fiorentini. Laboratori di danza per genitori e figli con sessioni di improvvisazione musicale aperte alla partecipazione della cittadinanza, in contesti aperti e immersi nella natura.


FIKA è un collettivo composto da quattro danzatricie coreografe unite dall’interesse comune per la ricerca coreografica. Crediamo nella for-za della creazione orizzontale, dunque i lavori prodotti sono sempre frutto di un dialogo tra diverse menti e corpi. Laricerca di movimento va di pari passo alla volontà di concentrarsi e divulgare delle tematiche che riguardano l’ambiente, l’ecologia e la sostenibilitá. Crediamo nel potere del corpo danzante, del gruppo, come veicolo di coscienzae informazione su tematiche fondamentali in questo momento storico. Ogni volta che ci confrontiamo con il pubblico è per noi un’occasione per portare questo messaggio attraverso la performance o tramite scritti, piccoli regali, pensieri, semi da piantare. FIKA nasce nel 2015 dalla collaborazione di Carolina Amoretti, Cristina D’Alberto, Martina Francone e Sara Campinoti, già co-fondatrici degli Attivisti Della Danza, un collettivo didanzatrici e danzatori dediti alla promozione della danza contemporanea nell’area di Firenze.


prenotazioni: fika.danza@gmail.com

 


18.00 | visio > T.C.A. Anche gli occhi hanno orecchie.

Lettura pubblica con Filippa Tolaro e testi di Elisa Biagini
Piazza Giorgini


Lettura pubblica di testi poetici itinerante in vari luoghi del quartiere 5 di Firenze.


Filippa Tolaro nasce il 2 febbraio 1966 a Pietraperzia in provincia di Enna ma vive e cresce a Milano dall’età di quattro anni. Gravemente ipovedente dalla nascita è attualmente non vedente. Ha lavorato come analista programmatrice all’Ospedale San Raffaele di Milano. Alla tenera età di quarantatrè anni decide di cambiare professione, passa il test di ammissione e viene ammessa alla facoltà di fisioterapia dell’Università di Firenze. Mentra studia lavora presso la mostra Dialogo “nel buio” a Milano. A Firenze incontra Caterina Poggesi che le fa nascere la pas-sione per il teatro contemporaneo e la danza, grazie a questo incontro collabora con Virgilio Sieni con cui inizia la sua esperienza nella danza contemporanea. Successivamente lavora con Fosca e Caterina Poggesi alla realizzazione di due radiodrammi insieme ad altre due attrici non professioniste non vedenti, Tenue e Ad Unghia ad Unghia. Oltre alla passione per il teatro Filippa coltiva l’interesse per musica e canto, scacchi, viaggi e blind tennis.


18.30 | visio > A merenda con Fosca #7 E/O

Installazione performativa a tema letterario a cura di Fosca
con Gea Gambone e Paolo Mereu, suoni di Simone Tecla, lettori Katiuscia Favilli, Mosè Risaliti, Giulia Moretti
 piazza Giorgini


Ogni volta, un soggetto letterario diverso fa da traccia all’in-stallazione. Lo spazio – una piazza, un bosco, un giardino, un chiostro, l’argine di un fiume, la sala di un palazzo, una biblio-teca – è caratterizzato da piccoli elementi scenografici che lo reinterpretano e lo delimitano impercettibilmente. L’impianto scenico è molto semplice: alcuni personaggi del libro in que-stione, debitamente travestiti, abitano tale spazio deputato, immersi totalmente nella loro condizione. Altre presenze, con l’oggetto libro, meno connotate, perpetuano l’atto di leggere la storia senza riferimenti cronologici alcuni, un po’ fra sé e sé, un po’ rivolte a piccoli gruppi di ascolto, secondo gli incontri che avvengono. I personaggi, nel frattempo, agiscono le loro piccole ossessioni e, di tanto in tanto, creano situazioni più condivise dell’agire scenico, che emergono per poi di nuovo scomparire. Alcuni musicisti suonano dal vivo. Il tutto si distri-buisce come in piccoli focolai che si spengono e si riaccendo-no, si spostano e si trasformano, in diverse densità di azione. Nel mentre, si fa pure merenda, con biscotti e succhi trasparenti, pane, gelato, continuando a fruire di questo mondo intatto e delicato. Per FIT10 è stata realizzata una merenda ispirata alla storia di Orfeo e Euridice.


20.00 | lectio> L.I.M.

Incontro/dimostrazione a cura di ADD Academy Firenze
piazza Giorgini


ADD Academy Firenze nasce a Firenze nel 2010 dall’unione di Overcome Crew, prima associazione di Add/Parkour a Firenze e Parkour Firenze. Inizia, in maniera spontanea, il cammino di insegnamento per rispondere alla continua richiesta da parte di molti ragazzi. Overcome con alcuni membri dell’associazione Parkour Firenze organizzano e partecipano a molti raduni nazionali e workshop dove entrano in contatto con la scena italiana dell’Add/parkour e con uno dei fondatori della disciplina: Laurent Piemontesi, francese co-fondatore del gruppo Yamakasi. Questo incontro sarà fondamentale e cambierà le sorti dell’associazione stessa. L’associazione nel 2015 prende il nome di Add Academy, scuola di Add legata ai fondatori Yamakasi, prima Add Academy in Italia, assieme a quella di Terni. L’associazione tiene ormai da anni corsi regolari per adulti, ragazzi e bambini, si impegna nella diffusione della disciplina attraverso corsi, eventi, esibizioni e partecipazioni a feste dello sport ed eventi in collaborazione con il Comune di Firenze.


22.00 | visio > ANGEL\ un po’ si, un po’ no.

Spoken word poetry, progetto di Mercy Street, con Angela Antonini, Lorenzo Fusi e Alessio Ultimarata;
testi di Anne Sexton, Patti Smith, Kae Tempest
CdP Il Progresso, via Vittorio Emanuele II, 135


Tre generazioni di donne, poetesse e musiciste, per tornare a quel contatto diretto e concreto della poesia con il pubblico. Angela Antonini dedica, nell’anniversario dei 10 anni di Fosca in Tepidario (FIT) festival sulle arti contemporanee che Fosca organizza nel Quartiere 5 di Firenze, una performance esclu-siva di spoken word poetry rimescolando le carte tra la poesia audace di Anne Sexton, le visioni della sacerdotessa del rock americano Patti Smith e il brillante talento britannico di Kae Tempest. In una serie di frammenti, schizzi, poesie, canzoni la performance alterna l’agitazione cinetica del rock all’intimità del sussurro ritmato di Kae Tempest.


Mercy Street è formato da Angela Antonini (drammaturgia e voce), Lorenzo Fusi (chitarra e voce), Alessio Colosi Ultimarata (percussioni e voce) e Paola Traverso (regia e montaggio video). Il collettivo sta sviluppando una ricerca che unisce video, strumenti e voce in grado di creare tensioni all’interno di un unico flusso di pensiero, avvicinandosi alla pratica di spoken word come forma di riflessione sulla voce poe-tica-politica affinché la poesia come musica o la musica come poesia, possa aprire un nuovo e diverso ascolto e riavvicinarsi al grande pubblico.
Angela Antonini attrice, performer ed educatrice. Ha realizzato pro-getti poliedrici tra cui spettacoli, performance, riscritture, installa-zioni multidisciplinari, conferenze-spettacolo, site-specific colla-borando con numerosi artiste-i, musiciste-i, filosofe-i. Dal 2006 fa parte del gruppo LGSAS di Claudio Morganti e Rita Frongia e dal 2022 è parte della Compagnia47 (ex Esecutivi per lo Spettacolo).
Lorenzo Fusi chitarrista/vocalist acustico ed elettrico che ha suonato in diverse formazioni fiorentine dai primi anni 90. Ha fatto parte del gruppo Black Inside (prodotto da Ernesto de Pascale per Sony Music) dal 1992 al 1996. Nel 1996 suona con il gruppo Bluefunk assieme a Marco Bachi (Bandabardò) e Piero Gesuè (Jubilee Shouters). Dal 1997 è dentro la cover band fiorentina dei Funky Monks (tribute dei Red Hot Chili Peppers) assieme ad Alessandro Gerbi (ex CSI). Nel 1999 inizia a militare negli Iguanaas, storica formazione fiorentina tribute di Iggy Pop e Stooges, assieme ad Alessio Ultimarata con cui forma il duo acustico Ultimarata & Fusi con all’attivo svariate dozzine di live dal 2017. Insieme hanno composto numerosi brani acustici originali. Attualmente è in scena con lo spettacolo teatrale “Stelle fisse nella te-sta” di Angela Antonini e Paola Traverso, prodotto dal Drama Teatro di Modena e con il progetto di Paolo Tarsi Unnatural self (Anytia Records 2024). Ha all’attivo l’album di brani originali I’ve been Insane (2010).
Alessio Ultimarata fonda nel 1998 il progetto sperimentale Macchina Ossuta/MOmachine con Francesco Bottai partecipando nel 1999 a due fortunati tributi nazionali a Frank Zappa e Jetro Tull; nel 2000 è finalista del Premio Ciampi e pubblica dischi con Il Popolo Del Blues, Il Manifesto e Horus Music fino al 2009. Successivamente scrive come solista per la Sony con Michael Baker ed Emanuele Fontana. Nel 2012 partecipa come vocalist al disco dei Gargamella “Teta Velata” nel brano “King of Nowhere” presentandola ubriaco dal vivo l’anno dopo al DioDrone Festival 2013. Nel 2013 incontra per caso al Kapow Vintage Studio i Volumesick e Paolo Favati. Oltre a fare discografia Ultimarata ha una regolare attività di live-performance in toscana; canta suonando una batteria cocktail costruita a mano da Nicola Corti con gruppi come gli Iguanaas, il duo Ultimarata&Fusi, gli Alanos, i D.I.V.A. i RadioSwingQuintet con Michele Staino, improvvisando principalmente Roots-Garage-Rokkerrol su cano-vaccio di canzoni di IggyPop, VelvetUnderground e qualsiasi canzonetta gli torni a genio. Non avendo ancora mollato la presa è attualmente impegnato nella registrazione di materale inedito.

05.00 | visio > Esperimento di verità

Passeggiata urbana a cura di Tempo Nomade in collaborazione con Fosca
vari luoghi Quartiere 5 di Firenze.


Camminiamo nel Quartiere 5 di Firenze seguendo il filo di Arianna della decima edizione di FIT, il festival curato da Fosca: verità e bugia. Qual’è il confine che le separa? Ce lo chiediamo sul confine tra la notte e il giorno, interrogando luoghi a cui passia-mo accanto senza vederli e che non abbiamo mai visto all’alba: un museo mancato, una chiesa, un deposito di opere d’arte, il negozio che per quattro anni ha ospitato le attività di Fosca. Aguzziamo lo sguardo, ancora sfocato per la levataccia, sul quartiere che si sveglia intorno a noi mentre rendiamo omaggio a Paul Auster, che ci ha lasciati il 30 aprile di quest’anno. In un suo racconto troviamo la risposta alla domanda su verità e bugia. Una risposta che ci riporta su un confine – quello tra noi e il mondo – e ci disarma mentre ci riscalda il cuore.


Tempo Nomade è un tempo dedicato a fare esperienza. Lascia quindi che il cammino sia un tempo: in cui sospendere le preoccupazioni quotidiane; in cui godere della natura e degli stimoli che ti verranno proposti; in cui imparare a conoscere i compagni di viaggio e a condividere con loro le esperienze; in cui trovare un ritmo comune scoprendo il piacere di camminare insieme con passo regolare; in cui vivere gli imprevisti come possibilità di aprirsi a qualcosa di nuovo. Tempo Nomade è un progetto di Giuseppe Cocchi e Andrea Nanni.


prenotazioni: info@temponomade.it | +39 3357588549
maggiori info temponomade.it

 


10.30 | lectio > Sharing Scores – Verso nuove modalità di scrittura collettiva

Presentazione del libro di Attivisti della danza intervengono Sara Campinoti, Martina Francone, Lucrezia Palandri, Mosè Risaliti
Villa Fabbricotti, via Vittorio Emanuele II, 64


l progetto Sharing Scores – Verso nuove modalità di scrittura collettiva prosegue l’indagine sulle pratiche del corpo legate al concetto di score, inteso come partitura coreografica o in-dicazione di movimento, che Attivisti della Danza porta avanti già da diversi anni. Ispirazione principale è stato il lavoro di Simone Forti, coreografa e artista visiva americana di origini fiorentine, che ha rivoluzionato negli anni ‘60 il concetto di danza e performance. Gli scores di Simone Forti sono occasioni collettive di condivisione dello spazio, dei gesti e dei corpi in una direzione filosofico-politica. Sono frasi, piccole immagini descrittive, indicazioni pratiche, funzionali alla realizzazione di azioni dalla durata variabile che sperimentano il pensiero fisico del corpo collettivo. Questo progetto si concentra sulla pratica di scrittura e ideazione della partitura, sperimentando alcune modalità di scrittura collettiva che si focalizzano sulla dispersione dell’autorialità individuale a favore di un’autorialità diffusa. Il progetto si compone di laboratori, residenze e aperture al pub-blico. Durante l’incontro verrà presentato l’esito del lavoro di questo ultimo anno nella forma di una pubblicazione strutturata come archivio aperto e in continua evoluzione, all’interno del quale confluiscono alcuni materiali creati durante i laboratori e le residenze. La pubblicazione, dal titolo SCORES PER SPAZI VUOTI, è pensata come la prima di una serie di uscite che pos-sono essere fruite singolarmente o possono andare a costituire un’unica raccolta di materiali e riflessioni sugli scores e le loro modalità di creazione collettiva. La presentazione sarà accom-pagnata da alcune pratiche di scrittura e/o di movimento con l’intento di esplorare le potenzialità dello score non tanto come oggetto, già ampiamente indagato, quanto come strumento, in grado di creare relazioni e connessioni tra soggetti..


Attivisti della Danza è un gruppo aperto di danzatorə e coreografə indipendentə con base a Firenze e dintorni. Il gruppo si forma nel 2012 aprendo una riflessione attiva sulle esigenze delle professioni legate alla danza contemporanea in Italia. Attivisti della Danza nasce in un’ottica non gerarchica e si organizza come piattaforma orizzontale per supportare il lavoro di danzatorə, coreografə, formatorə e ricercatorə indipendentə creando una rete mobile tra questi soggetti. Le attività sono coordinate da danzatorə che lavorano per supportare i danzatorə in tutte le fasi della loro carriera e per alimentare una comunità di artistə, impedendo il loro isolamento e contribuendo alla creazione di un discorso sulla danza in Italia. Il progetto vuole accrescere la consapevolezza del valore sociale della danza e del suo ruolo come linguaggio contemporaneo che genera cultura e conoscenza.

dancefordance.net


18.00 | lectio > Il circuito generativo della verità. Certezze cucinate ad hoc

Ricetta di Giulia Reali e Alessia Morabito (chef )
Almagreal, via Vittorio Emauele II, 207A


Cosa è reale e cosa è percepito come tale? La realtà è anche verità? Perchè sollecitiamo una ricerca proattiva della verità e in contemporanea costruiamo “la verità” generandola da qualcosa che propriamente vero non è? come ci svincoliamo dalla tentazione di comunicare “una” verità? Abbiamo tutti gli ingredienti per farlo? Se qualcosa che esiste (la realtà) diventa qualcosa che è vero (verità) chi siamo noi per dire che è falso? Il limite è sottile e il concetto di finzione ci viene incontro in tante cose ma anche e soprattutto nel cibo e nei suoi linguaggi. Dalla nomenclatura dei cibi vegani (muscolo di grano: il grano ha un muscolo come la Carne?) ai piatti tradizionali della cucina povera (trippa finta, sugo bugiardo) la verità viene camuffata, alterata, pilotata, interpretata, proposta come realtà. Ecco che tutto può essere buono da non credere.


Alessia Morabito, cuoca, consulente, formatrice, libera pensatrice. Nasce tra Pisa e Livorno, tra mare, dune, pini e roveti. Si forma professionalmente in maniera eterogenea e divertente tra il fine dining contemporaneo inter-nazionale e le osterie rurali maremmane. Si trasferisce dalla “Maremma Amara” all’ “Emilia Paranoica” inseguendo il sogno della FoodValley e della cultura trasversale.
Giulia Reali è founder e direttore strategico creativo di Almagreal, un Fluid Indipendent Creative Studio di Firenze che si occupa di strategy, branding, packaging, advertising, graphic design e digital experience per clienti pubblici e privati nazionali. Un mix tra human minds e impossible ideas, in cui lo sharing è vitale: energie, visioni, esperienze, curiosità, musica, passioni. Da lì deriva la loro inesauribile linfa vitale. Giulia Reali è inoltre impegnata in operazioni di consulenza e direzione di progetti culturali e di social art per clienti privati collaborando e partecipando a collettivi e associazioni. Lavora nella formazione dal 1998 al 2001 (European School of Economics, Dipartimento di Communication and Media Studies – Bologna; la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna; Richmond University di Firenze, Polimoda International Institute Fashion Design and Marketing di Firenze, IED (Istituto Europeo di Design) di Firenze, ISIA di Firenze.


prenotazione consigliata: info@fosca.eu

 


20.00 | visio > T.V.T.B. Party

a cura di Fango
CdP Il Progresso, via Vittorio Emanuele II, 135


Fango Radio è un esperimento di trasmissione comunitaria attivo dal 2019. Ci interessano musiche, parole e suoni inusuali e quando possibile poco uditi; ci piace intercettarli coinvolgendo persone e collettivi che li praticano in Italia; proviamo a diffonderli e raccontarli senza attenerci a un regolamento. In parallelo alla programmazione giornaliera, portiamo avanti un progetto di produzione di formati diversi, fisici e digitali (Fango Radio Editions), e volentieri ci spostiamo per documentare e trasmettere in diretta iniziative che ci azzardiamo a proporre o a cui siamo inclini a partecipare. Trasmettiamo in diretta e distribuiamo i nostri podcast.

fangoradio.com

Tutte le attività di FIT sono gratuite e ad ingresso libero (o su prenotazione dove segnalato).


Per tutta la durata del Festival sarà presente lo spazio radiofonico
F.A.N.G.O.
a cura di Fango Radio, che trasmetterà in diretta streaming
su
fangoradio.com

 

FIT 10_T.V.T.B. è realizzato con il contributo di Estate Fiorentina 2024 – iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze, in collaborazione con La Chute e Casa del Popolo Il Progresso, Almagreal, CAT_cooperativa sociale, Ass.Cohabitat, Fango Radio e Neo studio.

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