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Fosca in Tepidario 2019
TRASPARENZA

___VISIO

VISITA GUIDATA, un’esposizione di quadri in dinamica DE GARA/CAMILLETTI

di Giovanni de Gara e Luca Camilletti, con Federico Bacci, Lucia Giardino e Joselito Gueta disegno luci Marco Santambrogio[/az_column_text][az_blank_divider height_value=”30″][az_single_image image=”1736″ image_mode=”img-responsive”]

[az_divider div_type=”thin-solid-div”][az_column_text]GIO 05 21.00[/az_column_text][az_divider div_type=”thin-solid-div”][az_column_text]A paritre da un’esposizione di quadri verdi – Spring Is Late!: campi da calcio fioriti – si mette in scena un dispositivo che da statico diventa dinamico grazie all’ausilio di uno storico d’arte che li illustra ad un gruppo in visita guidata; successivamente il discorso si completa manifestando l’evidenza dell’idea e della sparizione.

 

Giovanni de Gara, artista fiorentino classe ’77, dopo la laurea in architettura fonda il FAF, Florence Art Factory, uno spazio industriale riconvertito in luogo di produzione culturale. La sua produzione artistica si muove sempre sul filo della provocazione e dei temi sociali, del 2010 il progetto A.N.A.S. ”lavori di asfaltatura” dove attua interventi pittorici su quadri preesistenti inserendo strade asfalate in paesaggi di campagna; di qualche anno successivo il progetto ”la vera storia di un albero”; è nel settembre 2014 con la mostra personale ”Giovanni de Gara: uno, nessuno, centomila” ospite della galleria Spazio Testoni di Bologna, dove presenta il progetto Looking for the Pope che inizia un ciclo artistico che racconta l’estinzione della specie. Nel 2015 fonda, assieme a Lavinia Ferrone e Luca Camilletti il collettivo BenzoPlanet, dedicato alla commercializzazione di prodotti concettuali, tra cui L’ago nel pagliaio; Straccio, il panno che non rilascia polvere e Stay, le infradito per stare fermi. Sempre nel 2105, a Firenze, con la performance Spring is late, espone abusivamente i suoi quadri nel piazzale degli Uffizi, in Piazza della Signoria e nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze, nel 2017 alle Serre Torrigiani presenta la seconda fase del progetto, una riflessione sull’ambiente, su quanto l’antropizzazione lo abbia alterato e su come possa rinascere a nuova vita, magari con il passaggio a un altro stadio (evolutivo). Nell’estate del 2016 idea il progetto Fragile, un aggiornamento – a colpi di revolver, fucile a pompa e mitragliatori – delle mappe e delle guide turistiche delle città colpite dagli attentati terroristici del 2015-16. Nel 2016/17, lancia il progetto Mensile d’artista e trova 100 collezionisti che lo adottano per un anno, ricevendo in cambio un’opera al mese. Il 28 giugno 2018, dalla Basilica di San Miniato al Monte (Firenze), prende avvio il progetto Eldorato, una riflessione sul tema dell’accoglienza realizzata attraverso installazioni temporanee site-specific sulle porte di alcune chiese e di alcuni luoghi simbolici italiani che l’artista riveste con l’oro delle coperte termiche comunemente utilizzate per il soccorso dei migranti.

Luca Camilletti presenza nel campo delle arti sceniche, con estensione alla musica, alla fotografia e alle lingue, sviluppa percorsi di ricerca che coinvolgono una visione eterogenea e uno sguardo analitico nei progetti di creazione. è autore dei propri spettacoli (Idioteca, Autoservice, Il potere del sangue dell’eroe, per esempio Giacomo Matteotti, Essere all’oscuro di tutto), curatore di progetti (Dentro!, FAF Florence Art Factory), attore in opere di Rodrigo García, Zapruder Filmmakersgroup, Jérôme Bel e docente di percorsi formativi sulla scena. Dal 1995 al 2007 è stato membro fondatore del gruppo Kinkaleri del quale firma collettivamente le opere prodotte in quegli anni. Con Laboratorio Nove/Atto Due ha collaborato negli anni – come attore, regista e docente – all’attività dell’associazione. Dal 2010 ad oggi collabora con Giovanni De Gara in occasione di numerose opere e progetti diversificati.

giovannidegara.org[/az_column_text][az_blank_divider height_value=”30″][az_divider div_type=”thin-solid-div”][az_column_text]

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